- 25 Ottobre 2021
- Posted by: RSI
- Categoria: Runner's School Italia

Si entra nel mese di novembre e come da tradizione inizia il periodo dedicato alle corse campestri.
Esisteva un tempo nel quale il calendario delle gare era “stagionalizzato” e ogni periodo dell’anno era dedicato ad una particolare tipologia di gare, e così quando le temperature iniziavano ad essere troppo rigide, si abbandonava la pista o le lunghe distanze e ci si ritrovava tutti insieme fianco a fianco a combattere tra il fango.
La vecchia generazione di podisti è ancora fortemente affezionata a questa tipologia di prove, mentre i nuovi “runner” sono ormai abituati a trovare durante tutto l’anno qualsiasi tipologia di gara, dalle maratone alle gare di Trail, e il fascino delle campestri li tocca decisamente meno.
Questo è un grandissimo peccato, per vari motivi che cerchiamo di analizzare insieme nella speranza di convincevi a buttarvi nella mischia per una gara, corta, sporca, cattiva ma estremamente affascinante e allenante.
AUMENTO DELLA FORZA
La tipologia di percorso previsto nelle corse campestri, che prevede terreno pesante, quindi minor reattività, fango, buche, foglie, piccoli ostacoli, salite e discese da superare, fa si che la nostra muscolatura applichi maggior forza nella corsa incrementando così la forza, la tonificazione e la resistenza muscolare.
Tutto questo poi, una volta finito il periodo delle campestri e dato il giusto tempo al fisico di metabolizzare il lavoro, sarà un accrescimento muscolare importantissimo che vi ritroverete quando andrete in preparazione di gare più lunghe
RINFORZO DEL PIEDE E DELL’ARTO INFERIORE E SVILUPPO DELLA PROPRIOCETTIVITA’
Correre su terreni fangosi e scivolosi, con appoggi instabili è senza ombra di dubbio un ottimo allenamento per rafforzare tendini e muscoli che si abitueranno a movimenti diversi e più articolati rispetto alla corsa su asfalto, obbligando il piede e tutto l’arto inferiore ad esprimere al meglio le proprie capacità diventando così più reattive e diminuendo di conseguenza il rischio di distorsioni.
MIGLIORAMENTO DELLA POTENZA AEROBICA E DELLO SPIRITO AGONISTICO
Le gare campestri sono molto corte rispetto a quelle a ci siamo abituati solitamente. Questo è un motivo per il quale tanti di voi preferiscono optare per un altra tipologia di gare.
Ma attenzione perchè queste distanze brevi, dove diamo il massimo delle nostre possibilità, costringono l’apparato circolatorio ad un lavoro molto impegnativo che miglior ala nostra potenza aerobica.
Le distanze corte ci permettono di osare, e di impostare la gara a tutta fin da subito, senza tanti ragionamenti, è proprio in queste gare che si impara a convivere con la fatica e con quella sensazione di essere davvero a tutta!
CORRERE IN MEZZO ALLA NATURA
Un altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che le corse campestri si svolgono su percorsi ricavati in parchi, tra terreni agricoli e frutteti, in contesti naturalistici molto belli e lontani dal traffico automobilistico. Insomma avrete l’occasione di correre in un ambiente completamente diverso da quello al quale siete abituati. Un esperienza da fare!
DISTANZE CORTE? SI PUO’ ALLUNGARE…
E se proprio vi scoccia prendervi su la domenica mattina per andare in qualche paesino sperduto a correre pochi km, ricordatevi che potete tranquillamente allungare con un alcuni km di riscaldamento iniziale e defaticamento finale, arrivando tranquillamente alla distanza “da tabella” e magari facendo tutti in compagnia di altri amici!